mercoledì 1 aprile 2009

L’industria del porno in crisi?





Ebbene si, una delle industrie più prolifiche del pianeta è in crisi. Il motivo? L’avanzamento dell’alta definizione.

Con l’avvento dell’alta definizione è più facile notare i più piccoli particolari e quindi le imperfezioni come cellulite, borse sotto agli occhi, smagliature e altri difetti facilmente intuibili. Lo svela un'inchiesta del New York Times, che scrive: "La grafica nel porno ormai è troppo avanzata, Hollywood ha lo stesso tipo di problema ma niente di paragonabile ad un genere di cinema che si basa tutto sulle zoommate e i primi piani, e che, essendo sempre all'avanguardia su tutte le evoluzioni della tecnologia, è anche il primo a sperimentarne i problemi".

Anche le stesse pornostar sono in crisi. "Mi rifaccio le protesi per colpa dell'HD" ha ammesso Jesse Jane, famosa icona dell'hard.


Una casa produttrice USA ha trovato una soluzione: girano video solo al buio, vestiti e girati di spalle. Altri vogliono ritornare al vecchio formato standard, dove ovviamente tutte le imperfezioni verrebbero cancellate. Nell'ambiente pensano anche all'introduzione dell'animazione 3D, con attori e attrici virtuali di tutti i tipi, che dimezzerebbe il costo di un singolo film.
Ma non manca chi crede che questa sia solo una mossa per fare pubblicità gratis all'avvento dell'alta definizione, anche perché al momento, gli scaffali delle videoteche sono pieni zeppi di film con il vecchio standard.

Troveranno, comunque vada, una soluzione. Non lasceranno il pubblico senza porno, anche perché l'industria a luci rosse produce un fatturato di 3 miliardi e seicento milioni di dollari solo negli Stati Uniti, dove stanno pensando di attuare un decreto per aiutare questa industria.




Milhouse

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